Da Golion a Voltron II parte
La serie di Golion è andata in onda per la prima volta in Italia su Canale 5 nel 1982, le puntate trasmesse inizialmente furono solo 26. Intanto, contemporaneamente a queste prime messe in onda arrivò tramite la Ceppi Ratti il giocattolo del robot, molto dettagliato e in metallo in diverse versioni e dimensioni.
Sogno proibito di molti bambini di allora visti i costi esorbitanti nel 1982 al costo di 100.000 lire la versione di Golion Ultra De–Luxe con tutti gli accessori replica quasi perfetta di quanto si vedeva nel cartone. Lo Slogan stampato sulle scatole era ripreso dalle puntate TV “Let’s Go…Golion”!
E veniamo finalmente a Voltron, nel 1984 la World Events Production’s comprò i diritti della serie dalla Toei Animation, Golion venne ridoppiato dagli americani che ne riscrissero i dialoghi e cambiarono i nomi a tutti i personaggi e ovviamente al robot. Ovviamente contemporaneamente a questo la Matchbox, ben nota anche in Italia cominciò a distribuire sotto il suo marchio i giocattoli in metallo prodotti in Giappone. Successivamente i diritti per produrre giocattoli di Voltron passarono alla Panosh Place che ne produsse una nuova linea che arrivò anche in Italia al seguito della serie.
La (nuova) serie televisiva di Voltron iniziò ad essere trasmessa in Italia nelle primavera del 1986 con dialoghi e nomi completamente cambiati come si è detto: Akira divenne Keith, leone nero, Takashi venne chiamato Sven, leone blu nelle puntate iniziali, Tsuyoshi adesso era Pidge, leone verde, Isamu era Hank, leone giallo, Hiroshi era Lance, leone rosso e la principessa Fara divenne Aurora.
I “nuovi” cattivi di turno erano Re Zarkon del “pianeta destino“, suo figlio, il principe Lotor, la strega Haggar e il comandante dell’esercito Yurak.
La serie Voltron venne accompagnata anche in Italia da un notevole merchandise che contribuì a rilanciarne la popolarità, nuova serie di giocattoli distribuiti dalla Mattel ma prodotto dalla Panosh Place, il nuovo Voltron era di plastica con i leoni vuoti dentro per consentire ai pupazzetti dei piloti di alloggiarvi all’interno.
Ai giocattoli si aggiunse la versione gigante semovibile e radiocomandata e si affiancarono tutta una variegata serie di gadget quali timbrini, orologi trasformabili, macchina fotografica.
Poi, come per tutte le cose anche la moda di Voltron pian piano scomparve limitandosi a qualche replica sporadica in Italia, nel 1997 è tornato a far parlare di sè con una nuova linea di modellini della ditta Trendmasters che ha ripreso i diritti dei primi mitici die cast prodotti negli anni ’80.
Sull’onda poi del revival che ha investito gli Stati Uniti riportando in auge molte serie animate di successo degli anni ’80 a partire dai Transformers o dai Gatchaman, anche Voltron torna giustamente alla ribalta grazie alla serie a fumetti proposta dalla Devil’s Due che la Italycomics ha tradotto per noi.